In questo post mi ritrovo a scrivere di due avvenimenti che probabilmente sarebbe stato meglio dividere, i 100 giorni alla partenza e l'orientation a Roma. Partiamo dall'oriantation prima che mi dilunghi troppo con le riflessioni sulla partenza.
Premetto che l'orientation è stata domenica, mentre io sono scesa con la mia famiglia dal venerdì mattina cogliendo l'opportunità di vedere la città (io per la prima volta) e di farla vedere a Lauren, visto che non poteva andare via dal'Italia senza aver visto Roma, ma parlerò solo di ciò che ho fatto con gli altri exchange students, dato che se no diventerebbe davvero kilometrico come post.
Già il sabato sera ci siamo organizzati per uscire insieme a cena, eravamo undici, tutti del gruppo di whatsapp. Al ristorante ci siamo divertiti molto, abbiamo addirittura rischiato di essere cacciati (tralasciamo i dettagli ahahahaha), e in bagno io e le altre ragazze abbiamo incontrato un ragazzo americano che vive a New York City 😍
Dopo siamo usciti e abbiamo incontrato altri ragazzi del gruppo. E' stato un po' strano vedere dal vivo persone che si sono conosciute solo attraverso una chat, ed è stato divertente vedere come alcune persone fossero completamente diverse da come me le aspettavo mentre altre totalmente uguali. Successivamente ci siamo ridivisi e, dopo aver visto san pietro by night mi sono diretta verso casa, visto che erano già le 2 e il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare non tardi.
Il giorno dopo siamo usciti di casa e ci siamo diretti alla fermata del bus che ci avrebbe portato alla John Cabot University, dove si è volta l'orientation; siamo arrivati giusto in tempo causa la (non) puntualità dei mezzi romani, e con noi sul bus c'era una ragazza di youabroad, un'altra Francesca, che non conoscevo ma mi è sembrata molto simpatica.
Arrivati alla John Cabot sono subito iniziate le attività, ci hanno parlato diverse persone, tra cui Tommaso di ya, che è stato davvero interessante e ha raccontato tante cose veramente utili, una signora canadese, Federica di ya, he ci ha dato delle informazioni più pratiche, una signora della John Cabot, che ci ha spiegato come funziona il sistema scolastico americano, due ragazzi che hanno fatto l'anno in USA nel 2012/2013, che ci hanno parlato delle loro esperienze, e infime un coordinatore di CIEE arrivato direttamente dagli Stati Uniti. Logicamente alcuni interventi sono stati più interessanti e coinvolgenti di altri, ma in generale sono stati tutti molto utili.
Verso le 17.30 è finito tutto ed è giunto il triste momento dei saluti. E' davvero triste pensare che probabilmente non vedrò mai più molte delle belle persone che ho finalmente incontrato dal vivo, dato che la maggior parte di loro partirà il 29 luglio. In realtà ci siamo lasciati tutti quanti con una mezza promessa di rivederci prima della partenza, magari a Firenze che è a metà strada tra quelli del nord e quelli di Roma e dintorni, speriamo di riuscire veramente a vederci.
Passiamo ora alla parte più riflessiva. Da qualche giorno è passata la fatidica data del -100 giorni alla partenza (lo so, probabilmente avrei dovuto fare un post a parte ahahaha).
Devo dire che è strano, molto strano, ancora non me ne rendo conto ma un po' alla volta mi avvicino sempre di più al giorno della partenza. Le mie sensazioni al riguardo sono molto contrastanti, un giorno voglio che il tempo passi più veloce altri vorrei solamente che il poco tempo che mi resta passasse il più lentamente possibile. Anche l'aver visto tutti gli altri exchange students mi ha fatto iniziare a realizzare che davvero sto per partire, che davvero stiamo tutti per partire. E' bello poter condividere con qualcuno i propri pensieri riguardo un'esperienza così importante e saper che quel qualcuno ti capisce al 100%.
Chiudo questo post con una canzone in onore dello spettacolo di teatro della scuola a cui io e la vale abbiamo partecipato, Alice nel Paese delle Meraviglie.