giovedì 3 settembre 2015

Coming back -F

No, non è un miraggio, questo è davvero un nuovo post :)
Ci sono così tante cose che vorrei dire, e allo stesso tempo non ci sono parole per descrivere come è stato il rientro. 
Mi manca l'America, soprattutto nelle piccole cose, ma allo stesso tempo sono felice di essere in Italia. Dopotutto casa è sempre casa, nonostante in realtà sempre più spesso sento che non è più il mio posto, anche se ormai non ho idea di quale sia il mio posto, perchè se c'è una cosa che questa esperienza mi ha insegnato è che il mondo offre troppe opportunità, e non voglio sprecarle vivendo la mia vita nello stesso luogo, ci sono un numero incredibile di posti meravigliosi di cui non conosco neanche l'esistenza, e non vedo l'ora di scoprirli. 
La cosa più strana del tornare a casa è vedere che tutto è uguale a prima della partenza, ogni singola cosa, mentre io ho visto talmente tante cose, sono cambiata e ho imparato così tanto in un anno, e non riesco a capacitarmi di come niente qui sia cambiato. Sì, di sicuro c'è qualche piccola differenza, ma in cose così insignificanti che è come se non contassero. 
Sto ancora cercando un modo di adattare la nuova me alla mia vecchia vita, e un passo alla volta ci sto arrivando, anche se non è facile. Riprendere i contatti in un primo momento non è semplice; gli amici, quelli importanti, ci sono sempre, come del resto ci sono stati durante tutto l'anno, e onestamente con tutti gli altri, tutte quelle altre persone che non si sono neanche sprecate a mandare un messaggio in dieci mesi, non ci tengo neanche a tornare in contatto.
Altra cosa a cui è difficile riabituarsi è l'italiano, ammetto che anche ora, dopo più di due mesi dal ritorno in patria, mi ritrovo a chiedere "come si dice --- in italiano", o ancor peggio è una sensazione bruttissima quando non ti viene una parola nè in italiano nè in inglese.
Poi c'è la scuola. Ahhh la scuola italiana. Ancora non è iniziata e già mi viene l'ansia ahahah in realtà, per fortuna, mi è andata molto meglio che ad altri exchange students, dato che prima dell'inizio avrò solo un colloquio informale in cui parleremo dell'esperienza in generale, delle materie che ho preso lì così e cose del genere, mentre mi daranno tempo tutto il trimestre, ovvero fino a dicembre, per recuperare solo determinati argomenti assolutamente necessari alla quinta.

Sono rimasta in contatto con un po' di gente dall'America, ovviamente non è più la stessa cosa però. D'altronde come si può mantenere lo stesso rapporto a 7000 kilometri di distanza? Di questo mi dispiace un sacco, perchè ho conosciuto delle persone davvero speciali, ma spesso penso che anche se con qualcuno parlo quasi tutti i giorni non ha comunque senso dato che non so neanche se li rivedrò mai più.
Un po' diverso è invece per le mie amiche tedesche, dato che abitiamo a solo 4 ore di distanza; ho già visto entrambe da quando sono tornata, e a ottobre andrò a stare per un weekend a Monaco a casa di Vanessa. Ad Agosto invece è venuta a stare da noi Stacy per tre settimane e ci siamo divertiti un sacco a portarla un po' in giro per l'Italia, poi ci hanno raggiunte Megan e Vanessa, in quento M era andata a stare in Germania per un paio di settimane, e sono rimaste qui qualche giorno per poi tornare tutte insieme a casa.

In generale tutta l'esperienza sembra ormai lontanissima, spesso mi sembra quasi sia stato tutto un sogno e che non sono stata per davvero dall'altra parte del mondo per un anno. A volte mi chiedo quale sia stato il senso di lasciare casa, con tutte le complicazioni a questo legate, affezionarmi a persone fantastiche e abitudini differenti per poi dover dire addio a tutto ciò, ma poi penso a tutto quello che ho imparato e alla persona che sono diventata, e non sarei così oggi se non avessi vissuto tutte quelle esperienze e incontrato quelle persone. Perciò a tutti quelli che me lo chiedono rispondo che sì, ne è valsa assolutamente la pena. Da poco è passata la data che segnava un anno dalla mia partenza, e se tornassi indietro risalirei su quell'aereo mille volte, rifarei quella scelta senza neanche pensarci.
Se c'è anche solo una persona che sta leggendo questo post che sta pensando di fare un anno all'estero io dico: vai, parti, alla fine it will all be worth it.

Come ho già detto non ho intenzione di chiudere questo blog, anche se probabilmente non scriverò tanti post, però è stato un fedele compagno di viaggio, e non me la sento di lasciarlo andare.

Alla prossima
Fran
perchè in fondo in fondo resterà sempre Fran :)