martedì 29 ottobre 2013

Viaggiatori -V

Per il ragazzo, innamorato di mappe e di stampe, l'universo è pari alla sua vasta brama. Come è grande il mondo alla luce della lampada, come, agli occhi del ricordo, meschino!
Un mattino partiamo, il cervello in fiamme, il cuore gonfio di rancore e di voglie amare, e andiamo seguendo il ritmo delle onde, cullando il nostro infinito sul finito dei mari:
gli uni, felici di fuggire una patria infame, gli altri l'orrore delle proprie culle; e alcuni, astrologhi perduti negli occhi d'una donna, Circe tirannica dai profumi fatali.
Per non essere mutati in bestie, s'inebriano di spazio, di luce e di cieli infuocati; il gelo che li morde, i soli che li bruciano cancellano lentamente il segno dei baci.
Ma, veri viaggiatori sono quelli che partono per partire; cuori leggeri, simili a palloncini, non si staccano mai dal loro destino, e senza sapere perché dicono sempre: Andiamo!
I loro desideri hanno forme di nuvole.

v.

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