Eccomi finalmente. So che non scrivo da un po' di tempo, ma sono successe veramente tante cose, ero in una situazione complicata e avevo bisogno di risolvere tutto prima di scrivere. Quindi, se sto scrivendo, vuol dire che le cose ora sono a posto, yaaay!
Non ho ancora ben deciso come questo post andrà, perché non mi sembra giusto screditare su internet altre persone, però allo stesso tempo mi sento in dovere nei confronti delle persone che seguono questo blog di spiegare per bene cosa è successo.
Diciamo solo che il giorno dopo il ringraziamento mi sono trovata senza una famiglia da un momento all'altro, perciò ho passato il weekend a casa di Annie e Vanessa, nel frattempo la mia attuale nuova famiglia (la famiglia di Stacy) ha finito tutte le pratiche e domenica mi sono trasferita definitivamente a casa loro. Non potrò mai ringraziarli abbastanza per quello che hanno fatto per me, è stato probabilmente il cambio di famiglia più veloce della storia ahahahah loro sono veramente fantastici, finalmente ho una VERA famiglia, che è composta da mamma, Mary, papà, Doug, sorella della mia età, Stacy, sorella di 13 anni, Anna, e poi fratello di 18 e sorella di 21, Andy e Emily, che però vivono al college. Sono tutti carinissimi, fanno di tutto per farmi sentire a mio agio e io mi sento già (anche se non ancora al 100%, ovviamente) parte della famiglia, scherziamo e passiamo un sacco di tempo insieme, veramente non avrei mai pensato di poter essere così fortunata.
Oramai sono con loro da una settimana, e penso quasi con certezza di aver fatto/visitato più cose con loro in questo breve periodo che nei tre mesi passati. Ah finalmente ho una vera camera con porta e armadio ahahahahah
Inutile dire che il cambio è stata una situazione molto brutta, mi sono ritrovata da un giorno all'altro letteralmente senza una casa, ho dovuto gestire praticamente tutto io dato che la coordinatrice si è comportata da incompetente (per fortuna avrò una nuova persona come coordinator, grazie a Tommaso, che si è preso la responsabilità di gestire il tutto dall'Italia, e che ringrazio infinitamente per il fantastico lavoro, YouAbroad top ahahah). Ma vedo questo come un nuovo inizio, è la possibilità di ricominciare da zero, di sistemare le cose che non stavano andando come volevo nella mia esperienza, perché "avventure" come quella che sto vivendo capitano solo una volta nella vita, e non voglio sprecare neanche un momento a ripensare a quello che avrei potuto fare ma che non ho fatto.
Personalmente mi danno veramente fastidio le persone che si lamentano che la loro esperienza non è come se la aspettavano, che si annoiano, non fanno mai niente e gli manca la loro vita in Italia. Certo, il livello di svago di un qualsiasi teenager americano non è neanche paragonabile a quello di uno italiano, ma abbiamo tutta una vita per uscire con gli amici e divertirsi, e non è detto che non si possa fare anche qui, semplicemente in modo diverso. La mia vita qui non è come nei film, non vado a feste ogni weekend, non sono una cheerleader, non passo le giornate a fare "pazzie" dal mattino alla sera, però mi diverto! Ho il mio gruppo di amici, e per divertirci ci basta andare al mall o trovarsi a casa di qualcuno.
Il mio consiglio spassionato per tutti i futuri exchange che potrebbero leggere questo post è veramente di non farsi aspettative, perché nella maggior parte dei casi si rimane delusi, mentre se invece si parte con la curiosità di vedere ogni nuova cosa e la disponibilità ad accettare qualsiasi situazione offerta dal destino si avranno sempre nuove occasioni di rimanere stupiti.
La lezione che ho imparato dal casino del cambio famiglia è di non rimanere mai attaccati agli eventi del passato, per quanto spiacevoli possano essere, ma di guardare al futuro con la volontà di fare andare le cose in maniera positiva, e soprattutto di non rimpiangere niente, perché ogni avvenimento del passato ci ha portato a essere quello che siamo adesso. Per esempio, se non avessi accettato il mio placement in quanto single parent, di sicuro non sarebbe successo il casino che è successo, ma allo stesso tempo non sarei dove sono ora, non avrei incontrato tutte le fantastiche persone che ora posso chiamare amici, non sarei in questa fantastica scuola, e magari non sarei neanche in Michigan, stato che potrebbe sembrare nulla di che, ma che in realtà è un posto unico e che posso chiamare casa.
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